- Curiosità sul CBD
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scritto da Chiara
Sui fiori di cannabis è stato costruito un vero e proprio cult. C’è un intero universo di richiami e significati che abbraccia vari campi, dalla musica all’arte, dalla politica a vari movimenti sociali e culturali. Utilizzata da millenni nella medicina tradizionale cinese, indiana, egiziana e medioorientale, mai nessuna pianta è stata così discussa a livello politico.
Venerata da un lato e demonizzata dall’altro, ci ha pensato la ricerca scientifica a riconoscere alla marijuana i suoi meriti. Lo ha fatto rimarcando non solo il suo potenziale come risorsa alternativa, ma anche i benefici del cbd, il suo principio attivo più importante. Il cannabidiolo è presente in maggior misura proprio nei fiori di cannabis.
In questo articolo vedremo cosa sono le infiorescenze di canapa sativa e indica, gli usi e cosa dice la normativa legge italiana. Cogliamo l’occasione per ricordare che noi di GreenKarma forniamo solo prodotti di CBD di alta qualità, naturali, testati e 100% legali.
Cosa sono le infiorescenze di canapa?
Le infiorescenze di canapa sativa e indica sono la parte della pianta che viene utilizzata maggiormente per le sue proprietà terapeutiche e ricreative. Sono proprio queste le parti più ricche di CBD e THC. Qui si trovano anche i tricomi responsabili della produzione di resina.
Infiorescenze di cannabis light : Cannabidiolo (CBD) e Trichomi
Quello che succede con le infiorescenze derivate da piante legali è che i livelli di tetraidrocannabinolo (THC) vengono drasticamente abbassati. In questo modo possono rientrare nei limiti delle leggi nazionali e comunitarie e per evitare i noti effetti psicoattivi. Ciò che resta invariato è il livello di cannabidiolo. Le infiorescenze di canapa possono essere usate direttamente oppure adibite all’estrazione del CBD. Dal cannabidiolo si possono produrre oli, integratori alimentari, cosmetici e qualunque altro derivato del fiore di cannabis.
Come si usano le infiorescenze di canapa
Le infiorescenze di canapa possono essere utilizzate in diversi modi. Il più noto e iconico è il fumo, ma questo è anche quello più dannoso e meno efficace per usare i fiori di cannabis. Il fumo porta alla combustione e alla dispersione di gran parte del CBD, ma non solo. Come si sa, danneggia i polmoni e la salute, indipendentemente dalla qualità del prodotto.
Molto più sana ed efficace, invece, è la vaporizzazione. Con essa, le infiorescenze di canapa vengono riscaldate in un vaporizzatore. L’utente inalerà il vapore carico di CBD. Questo metodo, oltre a non essere dannoso evita la dispersione del CBD. Questo significa che una quantità maggiore rispetto al fumo raggiunge il sangue, apportando i noti benefici al corpo e alla mente.
Cannabidiolo (CBD) : diversi modi per assumerlo
Anche l’infusione è un buon metodo per usare le infiorescenze e i fiori di cannabis. Basta infonderli come si farebbe con delle normali foglie di tè, per circa 10 minuti in acqua bollente. All’acqua bisogna aggiungere una sostanza grassa, come olio vegetale o latte intero, che faccia da vettore per il CBD. Chi ama il fai da te, può usare le infiorescenze di canapa anche per creare unguenti, candele e altri prodotti per uso personale o domestico.
Utilizzo delle infiorescenze di canapa per scopo terapeutico
Come già detto, le infiorescenze di canapa sativa e indica possono essere assunte per motivi terapeutici o ludici. Per quanto riguarda l’uso terapeutico, a confermare i benefici del CBD sono state delle ricerche condotte negli ultimi anni. Queste hanno dimostrato l’efficacia del cannabidiolo nel curare o lenire diversi disturbi e patologie. Il cbd può curare ansia, dolori cronici di varia natura, infiammazioni, epilessia, morbo di Parkinson e tanti altri disturbi fisici e neurologici.
Uno studio pubblicato nel 2019 nel Journal of Clinical Medicine conferma che il cannabidiolo può essere un valido aiuto contro ansia, depressione, stress e insonnia. Un altro studio mostra come il cannabidiolo sia capace di agire sui recettori del dolore del sistema nervoso centrale e periferico, funzionando come antidolorifico naturale.
Questo può sembrare fantastico, ma bisogna tenere a mente che l’efficacia del CBD può variare a seconda del disturbo e del soggetto che lo assume. Inoltre, l’uso del CBD può comportare alcuni effetti collaterali, come secchezza delle fauci, sonnolenza o diarrea. Potrebbe anche interagire con alcuni farmaci. Per questo motivo, è importante consultare il medico prima di utilizzare il CBD per scopi terapeutici, se si hanno dubbi. In ogni caso, bisogna farne sempre un uso consapevole e morigerato.
Utilizzo delle infiorescenze di canapa del scopo ludico
L’uso ludico delle infiorescenze di canapa è tradizionalmente legato alla presenza di alti livelli di THC, la molecola responsabile dello sballo. In realtà, anche il CBD è funzionale a determinati scopi ricreativi. Oltre che a infondere energia o a rilassare, il CBD può favorire la socialità e la comunicazione. Permette di godere di un’atmosfera sociale più serena, accogliente e confortevole.
Cannabis light : uso recreativo o terapeutico?
Il CBD può avere effetti positivi sulla concentrazione, la creatività e la fantasia. Può aumentare la capacità di pensiero laterale e diffuso, facendo crescere considerevolmente la mole di idee. Chi lo usa come boost per le capacità mentali, sostiene il CBD è favorisce l’ispirazione artistica e la capacità di problem solving. La cosa migliore è che, grazie ai fiori di canapa light, è possibile godere di tutti questi benefici, senza subire gli effetti psicotropi del THC. Si mantengono, quindi, le piene facoltà della mente, la lucidità e la cognizione spazio-temporale.
Anche per quanto riguarda l’uso ludico, l’effetto del CBD può variare da persona a persona. L’uso delle infiorescenze, dei fiori di cannabis e di altri prodotti a base di cannabidiolo deve essere sempre moderato e responsabile.
Legge italiana sull’uso della cannabis light
In Italia, la legge sulla cannabis light è stata introdotta nel 2016, con il Decreto Legge n. 242/2016. Tale legge stabilisce che la marijuana light, contenente una quantità di THC inferiore allo 0,6%, non è una sostanza stupefacente. Dunque può essere coltivata, lavorata e venduta legalmente.
Tuttavia, è importante notare che l’uso della cannabis light è regolamentato e ci sono alcune restrizioni che devono essere rispettate. Ad esempio, possono essere coltivate e acquistate solo varietà di canapa legale autorizzate e controllate dal Ministero della Salute. Ogni prodotto, inoltre, deve essere testato e certificato da laboratori indipendenti, proprio come quelli che trovate sul sito di GreenKarma.