- CBD e Salute
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scritto da Chiara
Usi cannabis light e devi affrontare un test delle urine per ragioni professionali o sportive? Allora forse ti stai chiedendo: il CBD nelle urine per quanto tempo rimane? Per rispondere a questa domanda è indispensabile chiarire alcuni punti importanti. Contrariamente a quanto si pensa, il CBD in sé non viene rilevato dalle analisi. Se consumi derivati della cannabis con un livello minimo di THC, i risultati possono risultare positivi.
Per togliere ogni dubbio e avere tutte le informazioni necessarie, continua a leggere questo articolo. Approfondiremo il tema della cannabis nelle urine, facendo chiarezza sull’argomento. Finita la lettura, se hai delle analisi da fare, potrai affrontarle con assoluta serenità.
Cannabis nelle urine, cosa c’è da sapere
Che tu debba fare delle analisi delle urine o del sangue, devi sapere che a essere rilevato non sarà il CBD. L’elemento che viene ricercato in queste analisi è il THC-COOH (anche chiamato THCA), uno dei metaboliti del delta-9-tetraidrocannabinolo (THC). Il THC è il principio attivo della cannabis che, al contrario del CBD, ha effetti psicoattivi sulla mente.
Quando qualcuno assume cannabis contenente THC, il corpo reagisce metabolizzandolo attraverso un processo di ossidazione. In seguito a questo processo, il THC si trasforma in vari composti. Uno di questi è il THC-COOH (THCA), un metabolita chimicamente inattivo che non provoca alcun effetto psicoattivo. Il THCA rimane rilevabile per un periodo più lungo rispetto al THC stesso. Questa sua caratteristica lo rende un indicatore utile per i test delle urine, che possono rilevare l’utilizzo di cannabis anche se questa è avvenuta diverse settimane prima.
I prodotti a base di CBD privi completamente di THC dovrebbero risultare negativi nelle analisi. Tuttavia, nei prodotti a base di cannabis legale, la presenza di THC è ridotta al minimo. Parliamo, generalmente, di una percentuale inferiore allo 0,6%. L’assunzione di prodotti contenti THC, anche se in quantità così minime, potrebbe comportare la presenza residua di THC nelle urine. Se la quantità di THC rimane al di sotto di una determinata soglia, cut-off, l’analisi risulterà negativa. Se la quantità supera tale soglia, si otterranno risultati positivi.
Test di presenza della cannabis nelle urine.
Durata della cannabis nelle urine
Il periodo in cui può essere rilevata la cannabis nelle urine e nel corpo in generale è variabile. Può andare da poche ore a 3 o 4 settimane. Il tempo di permanenza è influenzato da una serie di fattori. Uno dei più importanti è la quantità di CBD che viene assunta. All’aumentare della dose, infatti, aumenta il periodo in cui la cannabis rimane nell’organismo e può essere tracciata. Al contrario, se consumi cannabis legale a basso contenuto di tetraidrocannabinolo, il tuo corpo eliminerà rapidamente sia THC che THC-COOH.
In ogni caso, è consigliabile utilizzare prodotti e derivati della cannabis provenienti da fornitori autorizzati e certificati, come GreenKarma. Questi fornitori si avvalgono di laboratori indipendenti per certificare che i livelli di THC nei prodotti siano bassissimi, come prevede la legge. Ciò ti permette di assumere quantità limitate di THC e di affrontare serenamente le analisi delle urine e del sangue.
Oltre alla quantità, anche la frequenza con cui si assume cannabis light influenza la sua permanenza nell’organismo. Se il consumo è sporadico, la cannabis resta tracciabile nelle urine fino a un massimo di 10 o 11 ore. Se la usi regolarmente, in quantità consistenti, il test delle urine può rilevare la presenza di THC oltre la soglia di cut-off anche dopo 3 o 4 settimane dall’ultima assunzione.
Il terzo fattore rilevante è costituito dal proprio metabolismo. L’indice di massa corporea, il livello di idratazione e il tasso metabolico influenzano la permanenza del THC nelle urine. Il tipo e la quantità di cibo che mangi può impattare sulla permanenza della cannabis nelle urine. L’assunzione di cibo ritarda il raggiungimento dei picchi di concentrazione di CBD nel sangue, che sono più elevati a stomaco vuoto. Inoltre, il corpo tende a eliminare il CBD più lentamente a stomaco pieno, rispetto al digiuno.
Il formato dei prodotti a base di cannabis è determinante?
Anche il formato dei prodotti CBD che usi è determinante e devi tenerne conto per sapere quanto rimane la cannabis nelle urine. La vaporizzazione delle infiorescenze di cannabis light comporta una permanenza limitata dei cannabinoidi nelle urine. Gli oli CBD assunti sotto la lingua vengono assorbiti più rapidamente e rimangono nel sistema più a lungo. I prodotti commestibili, quindi anche le infusioni con i fiori di cannabis, invece, tendono a persistere più a lungo nelle urine.
Conclusioni
È difficile affermare con esattezza per quanto tempo il CBD rimane nel corpo e nelle urine. Come hai visto, ci sono davvero tanti fattori da valutare. Inoltre corpi diversi possono avere risposte molto diverse al CBD. Con le informazioni contenute in questo articolo, però, puoi agire in modo che il THC non compaia nelle urine.
Se usi fiori, resine o oli CBD sporadicamente, smetti di farne nel periodo precedente alle analisi. Se, invece, ne fai un uso terapeutico che prevede un’assunzione regolare, diminuisci quantità e frequenza d’utilizzo. In ogni caso cerca di non usare questi prodotti a partire da una settimana prima delle analisi.
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